Il giorno del matrimonio gli occhi sono tutti puntati sulla sposa, ciò non significa che lo sposo sia considerato una figura subalterna, tutt’altro: lo sposo deve essere il contraltare perfetto per conferire al matrimonio l’armoniosità impeccabile.
Per non sbagliare l’abito classico è la scelta elegante e appropriata.
Il modello base è scuro, con giacca monopetto senza spacchi su pantaloni classici senza risvolto. Camicia bianca con collo classico che può essere indossata sotto il gilet. Cravatta in tinta unita. Scarpe stringate e lisce. Bottoniera.
Classico comunque non equivale a monotono perché la fantasia e la bravura di molti stilisti permette “rivisitazioni” del modello base che giocano su tessuti, taglio e piccoli particolari capaci di conferire originalità e glamour.
Piccole regole
Alcune scelte non sono davvero accettabili, quindi NO tassativo a:
- abito scuro doppio petto
- pantaloni con risvolto
- cravatta Regimental
- camicia botton down oppure a manica corta
- calze colorate oppure corte
- scarpe mocassini
- fazzoletto nel taschino se c’è bottoniera
- smoking (non è un abito da cerimonia, è un abito da sera che si indossa solo dopo le ore 20)
- No a guanti e cappello, sono previsti esclusivamente con Tight o Frac
Il Tight
Solo per un matrimonio formale che si celebra entro le ore 12 e si festeggia entro le ore 18. Quindi mai dopo le 18.
Il mezzo Tight
Meno rigoroso e formale. Di livello intermedio è comunque elegante e adatto alla cerimonia matrimoniale. La giacca è senza code
Il frac
Solo per un matrimonio formale che si celebra dopo le ore 18
La coppia same-sex
L’unica cosa da capire è che non c’è nulla di diverso. Si pronuncia lo stesso sì con i medesimi vestiti, anelli, addobbi floreali e via dicendo, celebrazione religiosa a parte.
La scelta degli abiti da indossare deve rispecchiare le personalità degli sposi ed essere il simbolo d’eleganza. E per questo la sartorialità italiana è una garanzia, specialmente se “su misura”.
Un paio di consigli…Entrambi gli sposi possono avvalersi della medesima sartoria per coordinare al meglio ogni particolare dell’abito e degli accessori.
E poi devono sfoggiare un accessorio indispensabile: il sorriso, simbolo di tenacia e di speranza contro i giudizi e pregiudizi.